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Dettagli del libro L’ospite inatteso
- Il titolo del libro: L’ospite inatteso
- Pagina: 557
- La data di pubblicazione del libro: 2019-09-30 16:04:04
- File disponibili: L’ospite inatteso.pdf, L’ospite inatteso.epub, L’ospite inatteso.mobi
- La lingua del libro: italiano
- Condizioni per il download di questo libro: gratis
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Il libro L’ospite inatteso
Interviste, recensioni e news dal mondo del giallo. e non solo. A cura di Marco Tiano
venerdà 23 marzo 2018
Recensione: L’OSPITE INATTESO di Patricia Gibney – Newton Compton
Se cercate un thriller che abbia la capacità; di tenervi incollati alle pagine fino alla fine, allora L’OSPITE INATTESO di Patricia Gibney , edito da Newton Compton , È quello che fa per voi!
Ricco di adrenalina, indagini serrate, segreti sepolti nel tempo, verità; indicibili e sconvolgenti, questo primo romanzo di una serie con protagonista la detective Lottie Parker, È un thriller che cattura subito l’attenzione.
Il romanzo È un poliziesco in piene regola, con un’ottima struttura narrativa. La storia È molto intricata, e l’autrice svela la verità; un pezzetto alla volta, con una serie azzeccata di colpi di scena, che rendono il ritmo della narrazione appassionante e coinvolgente.
La protagonista È la detective Lottie Parker, una vedova e madre di tre figli adolescenti, che non riesce a gestire e seguire come vorrebbe, a causa del suo lavoro.
Indagare È la sua grande passione. Ha dedicato la vita al suo lavoro, ma la famiglia ne risente, e i suoi figli sono quasi allo sbaraglio.
Lottie si biasima per questo, ma salvare delle vite e incastrare i colpevoli, È qualcosa che sente nel DNA.
Lottie non ha una vita privata, all’infuori del lavoro. Non ha amici, gli unici sono i colleghi della sua squadra. Ma Lottie ha anche un segreto. Un segreto che riguarda la sua infanzia, la sua famiglia, che si porta sempre dietro, e che spesso interferisce con il lavoro. Scoprire la verità; È il suo punto fisso, e c’È una parte della sua infanzia che È oscurata, e lei vuole vederci chiaro a tutti i costi.
In questo primo episodio della serie, Lottie dovrà; occuparsi di una serie di omicidi, che hanno le radici sepolte nel passato e in un vecchio orfanotrofio, ormai abbandonato.
Dalle indagini emerge che le vittime si conoscevano sin da piccole, e che la chiave È proprio l’orfanotrofio, in particolare, quello che accadeva tra quelle mura. Episodi impossibili da dimenticare, episodi che segnano l’intera esistenza.
Ma quel passato È collegato anche a Lottie, quindi portare luce su questo caso, per lei diventa una questione personale, quasi un’ossessione.
Lottie È una donna all’apparenza forte, ma in realtà; È molto brava a nascondere le sue debolezze.
Intuitiva, caparbia e dai modi bruschi, Lottie È la vera protagonista del libro. Un personaggio carismatico, che entra subito nelle grazie del lettore.
I personaggi sono tutti ben tratteggiati e interessanti. C’È il giovane prete dal bell’aspetto e i modi seducenti; c’È il collega che fa la corte a Lottie, lo scaltro imprenditore, il barbone che sa più di quanto dia a credere, e molto altro.
Come in un poliziesco che si rispetti, le indagini sono serrate, con battute di arresto, con momenti in cui tutto sembra perso, senza indizi che portano da nessuna parte, ma che poi riprendono a pieno ritmo grazie a un particolare, a una dichiarazione inaspettata o una soffiata.
Scoprite la verità;, dare giustizia alle vittime e portare alla luce la loro storia, È l’obiettivo di Lottie.
Con un finale imprevedibile, saturo di azione e colpi di scena, L’ospite inatteso È un poliziesco con una trama mai scontata o banale. La narrazione scorre fluida e intensa, e il ritmo, già; incalzante, aumenta di intensità; verso la fine.
Un ottimo esordio, un thriller da non lasciarsi scappare.
Aspettiamo con ansia il prossimo caso di Lottie Parker!
L’OSPITE INATTESO
Patricia Gibney
Editore: Newton Compton
Pag.: 480
Prezzo:
€10,00
Uscita: 4 gennaio 2018
Recensione in Anteprima: “L’ospite inatteso di Patricia Gibney
Pubblicato da baby.ladykira in Recensione in Anteprima, Recensione libri, Thriller 03/01/2018 Commenti disabilitati su Recensione in Anteprima: “L’ospite inatteso di Patricia Gibney 644 Visite
La buca non era profonda. Un sacchetto di farina avvolgeva il piccolo corpo. Tre faccine guardavano dalla finestra, gli occhi neri di terrore. Uno dei bambini disse: «Chi sarà; il prossimo?»
La detective Lottie Parker cerca un collegamento tra la morte di una donna assassinata in una cattedrale e quella di un uomo impiccato a un albero del suo giardino. Le vittime hanno infatti un passato oscuro in comune. Ma nel corso delle indagini Lottie vede man mano riaffiorare antichi dolori che ben conosce, e quello strano caso sembra iniziare a riguardarla personalmente. Solo muovendosi in fretta potrà; fermare l’allungarsi della scia di sangue, ma andare fino in fondo potrebbe farle correre un pericolo terribile che la riguarda molto da vicino…
L’uomo aveva una tunica bianca svolazzante, abbottonata dall’orlo fino al collo, cantava la sua pazza cantilena. La sua voce si alzava e si abbassava, andando quasi a tempo con le fiamme delle candele, che una brezza intrappolata nella stanza accarezzava in maniera debole e lenta.
«Ho ucciso un uomo stanotte», disse la voce cantilenante.
L’ospite inatteso di Patricia Gibney ci racconta la prima indagine del Detective Lottie Parker, una donna di oltre quarant’anni, vedova con tre figli adolescenti. Il lutto È difficile da superare e Lottie dedica anima e corpo al suo lavoro, trascurando la casa e la famiglia. Quando poi le indagini di un omicidio coinvolgeranno anche i suoi figli, ecco che entrerà; in gioco la mamma chioccia che È insita in ogni madre.
Non starà qui a raccontarvi la trama del romanzo; recensire un thriller rivelando gli sviluppi dell’intreccio, È un po’ come svelare indizi sui possibili sospettati e portare il lettore alla scoperta dell’assassino. Mi limiterà, quindi, a dirvi che la trama È ben studiata e si sviluppa in due archi temporali: il 1976 e il 2015. Ogni tanto, infatti, ci sono, alcuni flashback che ci riportano indietro per aiutarci a capire da cosa tutto ha avuto inizio.
L’autrice, tramite la sua scrittura scorrevole e diretta, riesce a coinvolgere il lettore nelle atmosfere cupe e misteriose che fanno da cornice al romanzo ambientato nelle terre irlandesi.
I protagonisti sono ben caratterizzati e vi ritroverete, come il Detective Parker, a sospettare di chiunque sia coinvolto nelle indagini, e in costante trepidazione quando sembra che tutto stia andando storto.
Suspense e un senso di inquietudine vi accompagneranno fino alle ultime pagine del romanzo e alla scoperta dell’identità; dell’assassino che, vi assicuro, non È facile da intuire.
Vi arrabbierete, sarete là a giudicare le azioni di tutti e cercherete di capire come sia possibile che il male si estenda cosà tanto e cosà subdolamente.
Consiglio il romanzo a tutti gli amanti del genere e a chi ha voglia di misurarsi con un caso di omicidio di difficile risoluzione.
L’ ospite inatteso
Patricia Gibney
Dettaglio Prodotto
- EAN: 9788822713605
Punti Premium: 9
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Patricia Gibney
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Descrizione
La prima indagine del detective Lottie Parker
Che cosa collega il ritrovamento del cadavere di una donna assassinata in una cattedrale e quello di un uomo impiccato a un albero del proprio giardino? La detective Lottie Parker È incaricata di trovare una risposta, guidando le indagini come se i due delitti fossero parte di un unico caso. Su entrambi i corpi, infatti, È stato rinvenuto lo stesso tatuaggio, marchiato sulle gambe. Le due vittime hanno qualcos’altro in comune, in effetti: hanno avuto a che fare con il Sant’Angela, un orfanotrofio che Lottie conosce molto bene. Improvvisamente quello strano caso comincia a riguardare personalmente la detective. Ma la scia di sangue non si arresta: due ragazzini scompaiono. Se vuole interrompere la spirale di morte, Lottie Parker dovrà; agire in fretta, ma andare più a fondo potrebbe significare mettere in un terribile pericolo i suoi bambini. Quanto sarà; disposta a scavare?
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Gran bel libro. Appassionante e scorrevole. Trama avvincente, in alcune situazioni straziante poichÉ tratta di bambini abbandonati in una struttura dove vivono situazioni di violenza e abusi. da leggere.
Sicuramente un vero thriller, con una storia non banale, ben articolata e ricca di intrecci (forse persino un po’ troppi). Per me ha avuto due piccoli nei, uno la detective Parker È fin troppo acida, ok il personaggio indurito dalla morte del marito e anticonformista, ma in certi passaggi pare una caricatura. Due, le morti sono descritte in stile film horror ed io non amo molto questo tipo di descrizioni. Cmq leggerà altri suoi gialli.
Che dire. Bellissimo! Divorato in pochi giorni. Un libro stupendo. Storia pazzesca e scritto benissimo. Bello davvero.
“L’ospite inatteso È un crescendo, che ogni tanto vacilla, bisogna ammetterlo, ma riesce a mettere a nudo una cittadina e cià che È accaduto dietro le quinte mentre tutti continuavano ad andare avanti con le loro vite, c’era invece chi pativa le pene dell’Inferno e chi pensava ad insabbiare tutto per uscirne pulito, arrivando a mietere altre vittime pur di tenere al sicuro il proprio segreto. Tagliente, cruda e letale, Patricia Gibney, posiziona sulla grande schiacchiera del thriller la sua Lottie Parker, donna che si fa largo fra le paladine del crimine, dimostrando che non ha nulla da invidiare alle sue concorrenti.
Stile narrativo coinvolgente per quanto riguarda le descrizioni delle ambientazioni, delle sensazioni e di tutto cià che circonda la protagonista Lottie che perà, ahimÈ, non aiuta nella ritmica tipica dei thriller. Crea suspance ma si dilunga troppo nelle pagine. Le 500 pagine sono colme di eventi, omicidi e innumerevoli personaggi che si avvicendano nel filo conduttore centrale. A volte ho fatto fatica a raccapezzarmi! Tanti (97) e troppo corti sono i capitoli che annacquano la trama. Tutto sommato il personaggio di Lottie non mi dispiace, anche nel suo essere cosà ossessiva e compulsiva nel contare tutto cià che ha davanti. Gradevole la ricamatura del rapporto tra lei e Boyd. Qualcosa di già; visto ma che fa sempre bene ritrovare nei rapporti umani. Non È un thriller trascendentale ma sicuramente una buona partenza per la prossima indagine di Lottie Parker.
Le ambientazioni spiccano per la loro accuratezza e per l’atmosfera cupa ed inquietante che riescono a donare al romanzo: le strade ricoperte di ghiaccio e di neve, il cielo buio e oscuro della notte e il perenne stato tensivo che vive nella cittadina protagonista come se ne fosse anch’esso un abitante risultano essere in grado di regalare al lettore parte di quello che solitamente si ricerca all’interno di un Thriller, quella paura e quella sensazione angosciante che ben presto qualcosa di efferato avverrà;. Allo stesso modo le tematiche sociali affrontante rendono L’ospite inatteso una storia moderna e attenta i problemi della società; in cui si inserisce, cadendo, perà, nelle sue denunce più grandi non riuscendo, di fatto, ad essere veramente incisivo, almeno sotto questo punto di vista. Degno di nota, infine, È sicuramente lo stile dell’autrice, molto scorrevole, crudo quando serve e semplice nel suo saper essere la voce di violenze inenarrabili.
Un romanzo dalle alte aspettative quello di Patricia Gibney, che fin dalle prime pagine È stato in grado di catturare la mia attenzione riuscendo a trasportami nelle oscure ambientazioni della cittadina irlandese e facendomi saggiare la vera crudeltà; della psiche umana, ma che, di fatto, non ha saputo mantenere alta la tensione creando intrecci troppo articolati, spesso fini a se stessi, che altro non hanno fatto che far scemare il mio interesse per una storia promettente, nonostante i clichÉ e le deboli denunce sociali ritrovate al suo interno. Se, infatti, il romanzo risulta, da una parte, essere costellato da entusiasmanti colpi di scena, ben orchestrati ed in grado, almeno inizialmente, di far proseguire la narrazione senza alcun tipo di problema, dall’altra divengono subito chiare quelle che sono, invece, le sue grandi lacune. A partire dalla caratterizzazione dei personaggi, che spesso si ritrovano impegnati nel compiere le medesime azioni e nell’esordire sempre con le stesse formule, e dai legami che tra di essi si instaurano, ripetitivi anch’essi, fino ad arrivare ai fin troppo complessi sistemi di trama, che spesso e volentieri si aggrovigliano tra loro mandando in confusione e scoraggiando il lettore, pochi sono i punti di forza del libro.
È un thriller, È quasi una storia dell’orrore – sia fisico che psicologico – ma È soprattutto una storia dolorosa che colpisce come un calcio nello stomaco nella cara, vecchia e cattolica Irlanda che tutto vede e giudica ma non parla e non agisce. È un libro pieno di orrori e crudeltà; e che, per quanto non scenda mai troppo nell’esplicito, ha quell’alone di non detto che si insinua sottopelle nel lettore – lasciando che la sua mente crei la propria immagine per colmare il vuoto. È un libro che pianta il seme del terrore: molti dei personaggi coinvolti hanno paura e, quasi per osmosi o simbiosi, quel terrore si trasferisce dalle pagine al lettore e si annida nel suo stomaco – e cresce e cresce – perchÉ ci sono orrori che la mente umana a volte non vuole e non puà comprendere. È un libro che disturba, che smuove la coscienza, che porta a galla crimini che fin troppo spesso vengono taciuti e coperti con omertà; – ancora oggi.
Il libro risulta avvincente sin dall’inizio. I personaggi sono ben delineati e descritti, anche nei rispettivi problemi familiari e personali. L’ispettore Lotti si trova a gestire su più fronti – anche per ragioni personali – una vicenda intricata e complessa che affonda le sue origini in un torbido passato che qualcuno vorrebbe cancellare per sempre. Il racconto È scorrevole e il ritmo sempre concitato. Il finale non presenta particolari colpi di scena, perchÈ la Gibney conduce il lettore piano piano verso la prevedibile conclusione. L’ho letto volentieri e velocemente
Il primo di tanti omicidi, in un inverno gelido che nei pensieri, nelle angosce e nell’anima dell’Ispettore Lottie Parker, era iniziato tanto tempo prima. Questo libro È la sua ansia, le sue notti senza sonno, la voglia di una sigaretta e di affondare nell’alcol, le corse, il freddo, la sua faccia come una maschera di tristezza e un instancabile filo di dolore che segue Lottie per tutta la storia, la sua storia forse. Una storia di silenzi, di ignoranza, di omertà;, di piccole anime trasformate per sempre, scomparse e mai più cercate. Il passato È ancora là sotto quel melo e i suoi candidi fiori. Un ritmo incredibile e serrato ci lascia a volte senza respiro; una trama complessa e aggrovigliata che ci pare invano di aver dipanato più volte. Un finale degno dei migliori thriller.
Aspettative deluse su tutti i fronti: scrittura talmente elementare da risultare fastidiosa. I periodi sono brevi come i pensierini degli alunni di una scuola primaria, i personaggi sono noiosi con conversazioni banali e la trama non decolla mai. Personalmente sono una divoratrice di libri ma per concludere questo ho dovuto impegnarmi veramente tanto e nel frattempo per non demoralizzarmi troppo ne ho letti altri due. Tutta un’altra storia. Peccato, carta sprecata.
Oggi parliamo di un esordio davvero convincente, L’ospite inatteso di Patricia Gibney, edito da Newton Compton. Sono rimasta molto colpita, di gialli e di detective ce ne sono migliaia in giro tra gli scaffali delle librerie, eppure questo È riuscito a portare una ventata di novità;. Sarà fortunata io, ma anche stavolta le pagine scorrono ad un ritmo serrato e la lettura È fluida. Ho ben apprezzato lo stile dell’autrice, belle sono le descrizioni dei particolari. La trama naturalmente si incentra su uno strano caso di omicidio. Due per l’esattezza, apparentemente molto distanti l’una dall’altra: un uomo impiccato ad un albero e una donna strangolata in una cattedrale.
L’autrice mantiene l’attenzione del lettore dall’inizio alla fine rivelando sempre il giusto per incuriosire e mai nulla di più. Devo ammettere di aver letto alcune pagine con il cuore in gola, le descrizioni accurate rendono le immagini vivide ed È facile perdere il contatto con la realtà; ed essere trascinati in un collegio in rovina in cui ogni ombra sembra nascondere il male terreno e ultraterreno. L’autrice si presenta benissimo regalando paura e terrore in quantità;, la prosa È scorrevole e appassionante, vi ritroverete alla fine senza nemmeno accorgervene. Sono felicissima di aver avuto la possibilità; di leggerlo in anteprima e se, come me, amate il genere È un’autrice tutta da scoprire, sono certa che Lottie Parker ci riserverà; ancora molte sorprese.
Ci sono thriller che si leggono tutti d’un fiato e quello della Gibney È uno di questi. La detective Lottie Parker È un personaggio che ha dato moltissimo alla vicenda, a livello professionale e umano. No, non È una mamma modello e non È un agente che segue le regole, ma ha un coraggio e un intuito fuori dal comune che la rendono una protagonista straordinaria e fuori dagli schemi. Per certi versi, mi ha ricordato molto il personaggio di Kim Stone, sua collega nei libri della magistrale Marsons, conquistandosi il massimo rispetto e suscitando, in me, una morbosa curiosità; sul passato e i segreti che ancora nasconde e che spero di leggere prossimamente in altri libri. Un buon thriller È quello in cui il colpevole resta celato fino alla fine e, nonostante i numerosi sospettati, solo alla fine saranno tirate le fila dell’intera vicenda. Atmosfere cupe e misteriose si avvicendano in una narrazione ad altissimo tasso di suspense.
Il 1° libro della Serie Detective Lottie Parker segna anche l’esordio dell’autrice Patricia Gibney: un ottimo esordio, a mio modo di vedere, con una trama complessa il giusto, un buon ritmo e personaggi ben caratterizzati (la narrazione in terza persona sfrutta il multi POV). La struttura che prevede l’inserimento di qualche flashback, cosà come la vicenda che affonda le sue radici in un passato più o meno oscuro, non sono elementi originali ma vengono ben utilizzati dall’autrice che riesce comunque a dare al quadro un tocco personale (soprattutto nella caratterizzazione della protagonista, specchio doloroso di esperienze autobiografiche)
Un ottimo thriller ed un ottimo esordio. Scrittura fluida, trama appassionante e con continui colpi di scena sono le caratteristiche di questo romanzo la cui storia si svolge in una cittadina dell’Irlanda. Mi ha preso subito e l’ho letto in soli tre giorni.
Libro avvincente, una storia ricca di colpi di scena, con dei personaggi ben delineati. Da leggere. Attendo la prossima storia della detective Parker.
Un bel libro, scritto bene con trama avvincente e finale poco scontato. Lo consiglio
Sono un appassionato di libri gialli e noir. Ho trovato il suo libro molto bello e con una trama interessantissima. Spero di leggere presto la seconda indagine della detective Lottie Parker
Libro molto bello. scritto veramente bene,scorrevole. non vorresti interrompere la lettura . complimenti alla scrittrice che ha saputo descrivere magistralmente personaggi ed ambienti.
Recensioni L’ ospite inatteso
Gran bel libro. Appassionante e scorrevole. Trama avvincente, in alcune situazioni straziante poichÉ tratta di bambini abbandonati in una struttura dove vivono situazioni di violenza e abusi. da leggere.
Sicuramente un vero thriller, con una storia non banale, ben articolata e ricca di intrecci (forse persino un po’ troppi). Per me ha avuto due piccoli nei, uno la detective Parker È fin troppo acida, ok il personaggio indurito dalla morte del marito e anticonformista, ma in certi passaggi pare una caricatura. Due, le morti sono descritte in stile film horror ed io non amo molto questo tipo di descrizioni. Cmq leggerà altri suoi gialli.
Che dire. Bellissimo! Divorato in pochi giorni. Un libro stupendo. Storia pazzesca e scritto benissimo. Bello davvero.
Ho acquistato questo romanzo con qualche titubanza perchÉ, devo confessarlo, vedendo un autore donna ho sempre paura di trovarmi difronte a uno scritto rosato; mi sbagliavo completamente. Il romanzo È avvincente, ben scritto e ottimamente curato dall’editor, una lettura veramente piacevole e devo complimentarmi con l’autrice per aver iniziato cosi bene la sua carriera letteraria. Assolutamente da leggere.
“L’ospite inatteso È un crescendo, che ogni tanto vacilla, bisogna ammetterlo, ma riesce a mettere a nudo una cittadina e cià che È accaduto dietro le quinte mentre tutti continuavano ad andare avanti con le loro vite, c’era invece chi pativa le pene dell’Inferno e chi pensava ad insabbiare tutto per uscirne pulito, arrivando a mietere altre vittime pur di tenere al sicuro il proprio segreto. Tagliente, cruda e letale, Patricia Gibney, posiziona sulla grande schiacchiera del thriller la sua Lottie Parker, donna che si fa largo fra le paladine del crimine, dimostrando che non ha nulla da invidiare alle sue concorrenti.
Stile narrativo coinvolgente per quanto riguarda le descrizioni delle ambientazioni, delle sensazioni e di tutto cià che circonda la protagonista Lottie che perà, ahimÈ, non aiuta nella ritmica tipica dei thriller. Crea suspance ma si dilunga troppo nelle pagine. Le 500 pagine sono colme di eventi, omicidi e innumerevoli personaggi che si avvicendano nel filo conduttore centrale. A volte ho fatto fatica a raccapezzarmi! Tanti (97) e troppo corti sono i capitoli che annacquano la trama. Tutto sommato il personaggio di Lottie non mi dispiace, anche nel suo essere cosà ossessiva e compulsiva nel contare tutto cià che ha davanti. Gradevole la ricamatura del rapporto tra lei e Boyd. Qualcosa di già; visto ma che fa sempre bene ritrovare nei rapporti umani. Non È un thriller trascendentale ma sicuramente una buona partenza per la prossima indagine di Lottie Parker.
Le ambientazioni spiccano per la loro accuratezza e per l’atmosfera cupa ed inquietante che riescono a donare al romanzo: le strade ricoperte di ghiaccio e di neve, il cielo buio e oscuro della notte e il perenne stato tensivo che vive nella cittadina protagonista come se ne fosse anch’esso un abitante risultano essere in grado di regalare al lettore parte di quello che solitamente si ricerca all’interno di un Thriller, quella paura e quella sensazione angosciante che ben presto qualcosa di efferato avverrà;. Allo stesso modo le tematiche sociali affrontante rendono L’ospite inatteso una storia moderna e attenta i problemi della società; in cui si inserisce, cadendo, perà, nelle sue denunce più grandi non riuscendo, di fatto, ad essere veramente incisivo, almeno sotto questo punto di vista. Degno di nota, infine, È sicuramente lo stile dell’autrice, molto scorrevole, crudo quando serve e semplice nel suo saper essere la voce di violenze inenarrabili.
Un romanzo dalle alte aspettative quello di Patricia Gibney, che fin dalle prime pagine È stato in grado di catturare la mia attenzione riuscendo a trasportami nelle oscure ambientazioni della cittadina irlandese e facendomi saggiare la vera crudeltà; della psiche umana, ma che, di fatto, non ha saputo mantenere alta la tensione creando intrecci troppo articolati, spesso fini a se stessi, che altro non hanno fatto che far scemare il mio interesse per una storia promettente, nonostante i clichÉ e le deboli denunce sociali ritrovate al suo interno. Se, infatti, il romanzo risulta, da una parte, essere costellato da entusiasmanti colpi di scena, ben orchestrati ed in grado, almeno inizialmente, di far proseguire la narrazione senza alcun tipo di problema, dall’altra divengono subito chiare quelle che sono, invece, le sue grandi lacune. A partire dalla caratterizzazione dei personaggi, che spesso si ritrovano impegnati nel compiere le medesime azioni e nell’esordire sempre con le stesse formule, e dai legami che tra di essi si instaurano, ripetitivi anch’essi, fino ad arrivare ai fin troppo complessi sistemi di trama, che spesso e volentieri si aggrovigliano tra loro mandando in confusione e scoraggiando il lettore, pochi sono i punti di forza del libro.
È un thriller, È quasi una storia dell’orrore – sia fisico che psicologico – ma È soprattutto una storia dolorosa che colpisce come un calcio nello stomaco nella cara, vecchia e cattolica Irlanda che tutto vede e giudica ma non parla e non agisce. È un libro pieno di orrori e crudeltà; e che, per quanto non scenda mai troppo nell’esplicito, ha quell’alone di non detto che si insinua sottopelle nel lettore – lasciando che la sua mente crei la propria immagine per colmare il vuoto. È un libro che pianta il seme del terrore: molti dei personaggi coinvolti hanno paura e, quasi per osmosi o simbiosi, quel terrore si trasferisce dalle pagine al lettore e si annida nel suo stomaco – e cresce e cresce – perchÉ ci sono orrori che la mente umana a volte non vuole e non puà comprendere. È un libro che disturba, che smuove la coscienza, che porta a galla crimini che fin troppo spesso vengono taciuti e coperti con omertà; – ancora oggi.
Il libro risulta avvincente sin dall’inizio. I personaggi sono ben delineati e descritti, anche nei rispettivi problemi familiari e personali. L’ispettore Lotti si trova a gestire su più fronti – anche per ragioni personali – una vicenda intricata e complessa che affonda le sue origini in un torbido passato che qualcuno vorrebbe cancellare per sempre. Il racconto È scorrevole e il ritmo sempre concitato. Il finale non presenta particolari colpi di scena, perchÈ la Gibney conduce il lettore piano piano verso la prevedibile conclusione. L’ho letto volentieri e velocemente
Il primo di tanti omicidi, in un inverno gelido che nei pensieri, nelle angosce e nell’anima dell’Ispettore Lottie Parker, era iniziato tanto tempo prima. Questo libro È la sua ansia, le sue notti senza sonno, la voglia di una sigaretta e di affondare nell’alcol, le corse, il freddo, la sua faccia come una maschera di tristezza e un instancabile filo di dolore che segue Lottie per tutta la storia, la sua storia forse. Una storia di silenzi, di ignoranza, di omertà;, di piccole anime trasformate per sempre, scomparse e mai più cercate. Il passato È ancora là sotto quel melo e i suoi candidi fiori. Un ritmo incredibile e serrato ci lascia a volte senza respiro; una trama complessa e aggrovigliata che ci pare invano di aver dipanato più volte. Un finale degno dei migliori thriller.
Aspettative deluse su tutti i fronti: scrittura talmente elementare da risultare fastidiosa. I periodi sono brevi come i pensierini degli alunni di una scuola primaria, i personaggi sono noiosi con conversazioni banali e la trama non decolla mai. Personalmente sono una divoratrice di libri ma per concludere questo ho dovuto impegnarmi veramente tanto e nel frattempo per non demoralizzarmi troppo ne ho letti altri due. Tutta un’altra storia. Peccato, carta sprecata.
Oggi parliamo di un esordio davvero convincente, L’ospite inatteso di Patricia Gibney, edito da Newton Compton. Sono rimasta molto colpita, di gialli e di detective ce ne sono migliaia in giro tra gli scaffali delle librerie, eppure questo È riuscito a portare una ventata di novità;. Sarà fortunata io, ma anche stavolta le pagine scorrono ad un ritmo serrato e la lettura È fluida. Ho ben apprezzato lo stile dell’autrice, belle sono le descrizioni dei particolari. La trama naturalmente si incentra su uno strano caso di omicidio. Due per l’esattezza, apparentemente molto distanti l’una dall’altra: un uomo impiccato ad un albero e una donna strangolata in una cattedrale.
L’autrice mantiene l’attenzione del lettore dall’inizio alla fine rivelando sempre il giusto per incuriosire e mai nulla di più. Devo ammettere di aver letto alcune pagine con il cuore in gola, le descrizioni accurate rendono le immagini vivide ed È facile perdere il contatto con la realtà; ed essere trascinati in un collegio in rovina in cui ogni ombra sembra nascondere il male terreno e ultraterreno. L’autrice si presenta benissimo regalando paura e terrore in quantità;, la prosa È scorrevole e appassionante, vi ritroverete alla fine senza nemmeno accorgervene. Sono felicissima di aver avuto la possibilità; di leggerlo in anteprima e se, come me, amate il genere È un’autrice tutta da scoprire, sono certa che Lottie Parker ci riserverà; ancora molte sorprese.
Ci sono thriller che si leggono tutti d’un fiato e quello della Gibney È uno di questi. La detective Lottie Parker È un personaggio che ha dato moltissimo alla vicenda, a livello professionale e umano. No, non È una mamma modello e non È un agente che segue le regole, ma ha un coraggio e un intuito fuori dal comune che la rendono una protagonista straordinaria e fuori dagli schemi. Per certi versi, mi ha ricordato molto il personaggio di Kim Stone, sua collega nei libri della magistrale Marsons, conquistandosi il massimo rispetto e suscitando, in me, una morbosa curiosità; sul passato e i segreti che ancora nasconde e che spero di leggere prossimamente in altri libri. Un buon thriller È quello in cui il colpevole resta celato fino alla fine e, nonostante i numerosi sospettati, solo alla fine saranno tirate le fila dell’intera vicenda. Atmosfere cupe e misteriose si avvicendano in una narrazione ad altissimo tasso di suspense.
Il 1° libro della Serie Detective Lottie Parker segna anche l’esordio dell’autrice Patricia Gibney: un ottimo esordio, a mio modo di vedere, con una trama complessa il giusto, un buon ritmo e personaggi ben caratterizzati (la narrazione in terza persona sfrutta il multi POV). La struttura che prevede l’inserimento di qualche flashback, cosà come la vicenda che affonda le sue radici in un passato più o meno oscuro, non sono elementi originali ma vengono ben utilizzati dall’autrice che riesce comunque a dare al quadro un tocco personale (soprattutto nella caratterizzazione della protagonista, specchio doloroso di esperienze autobiografiche)
Un ottimo thriller ed un ottimo esordio. Scrittura fluida, trama appassionante e con continui colpi di scena sono le caratteristiche di questo romanzo la cui storia si svolge in una cittadina dell’Irlanda. Mi ha preso subito e l’ho letto in soli tre giorni.
Ottimo giallo, nonostante i miei sforzi non sono riuscita ad intuire il finale. Trama sempre ad alta tensione e molto umano il personaggio della detective Lottie, che si pone tutti i dubbi e sente tutti i sensi di colpa delle madri il cui lavoro ruba tempo prezioso da dedicare ai figli. Difficile smettere di leggerlo.
Libro avvincente, una storia ricca di colpi di scena, con dei personaggi ben delineati. Da leggere. Attendo la prossima storia della detective Parker.
Ottimo noir,scorrevole nella lettura, vorresti durasse di più. Amo i thriller e la trama di questo libro È molto avvincente. Aspetto il prossimo. Complimenti all’autrice.
Un bel libro, scritto bene con trama avvincente e finale poco scontato. Lo consiglio
Sono un appassionato di libri gialli e noir. Ho trovato il suo libro molto bello e con una trama interessantissima. Spero di leggere presto la seconda indagine della detective Lottie Parker
ottimo thriller , ben scritto, la storia incuriosisce quel tanto che basta a tenerti incollato alle pagine. la protagonista un po’ fuori dalle righe..un capo scorbutico e burbero a volte al limite della maleducazione con un intuito da manuale (troppo perfetto). e subalterni un po’ trasparenti. ma comunque godibile
Libro molto bello. scritto veramente bene,scorrevole. non vorresti interrompere la lettura . complimenti alla scrittrice che ha saputo descrivere magistralmente personaggi ed ambienti.
bell’esordio. trama ingegnosa, personaggi vivi. in attesa di nuove avventure della detective Parker. sicuramente ci saranno.
Il fatto i avere letto tutto il libro in pochi giorni È testimonianza di trovarsi di fronte ad una trama interessante ed ad un modo di scrivere piano e scorrevole. un racconto piacevole ed intrigante . Resta un neo che È quello di fare muovere la polizia in modi assolutamente non consoni e sempre da soli e isolati ad affrontare i più grandi rischi con mancanza di fiducia reciproca tra loro
Questa storia dell’orfanatrofio dove avvengono cose terribili e’ scritta piuttosto bene anche se si complica con il proseguimento delle indagini. E’ uno di quei libri che non smetti di leggere finche’ non sei arrivato alla fine…pero’ l’ho trovato con troppi personaggi, tant’e’ che in diversi punti mi e’ capitato di perdere il filo e di non raccapezzarmici piu’ ed e’ questo il motivo della mia valutazione.
Le pedine inserite al momento giusto creano suspence fino alla fine. Ma questo ispettore Lottie non È umano: non mangia non beve e non dorme.
Buon giallo. Scritto bene, personaggi credibili e suspence. Fino all’ultimo non si scoprono le carte e questo tiene il lettore in tensione. Spero che presto esca il secondo libro in italiano.