Il suono del secolo Quando il Rock ha fatto la Storia scaricare un libro pdf, epub, mobi
Dettagli del libro Il suono del secolo Quando il Rock ha fatto la Storia
- Il titolo del libro: Il suono del secolo Quando il Rock ha fatto la Storia
- Pagina: 545
- La data di pubblicazione del libro: 2019-09-23 15:12:12
- File disponibili: Il suono del secolo Quando il Rock ha fatto la Storia.pdf, Il suono del secolo Quando il Rock ha fatto la Storia.epub, Il suono del secolo Quando il Rock ha fatto la Storia.mobi
- La lingua del libro: italiano
- Condizioni per il download di questo libro: gratis
- Come scaricare: link per scaricare il libro in fondo alla pagina
Scaricare Il suono del secolo Quando il Rock ha fatto la Storia un formato di libro pdf, epub o mobi. Questo libro di solito È di ca. 3161 EUR. Qui puoi scaricare il libro gratuitamente pdf, epub És mobi. Utilizzare i seguenti collegamenti per il scaricare Il suono del secolo Quando il Rock ha fatto la Storia un formato di libro pdf, epub o mobi.
Il suono del secolo Quando il Rock ha fatto la Storia pdf, epub, mobi – È uno dei migliori libri ungheresi. Il nostro sito contiene i libri più interessanti che puoi scaricare in formato pdf, epub e mobi. Puoi trovare l’elenco dei siti Web sopra per saperne di più sul libro Il suono del secolo Quando il Rock ha fatto la Storia.
Links per scaricare il libro Il suono del secolo Quando il Rock ha fatto la Storia
- Il suono del secolo Quando il Rock ha fatto la Storia.pdf
- Il suono del secolo Quando il Rock ha fatto la Storia.epub
- Il suono del secolo Quando il Rock ha fatto la Storia.mobi
Il suono del secolo. Quando il rock ha fatto la storia
di Stefano Mannucci edito da Ugo Mursia Editore , 2017
- Prezzo di Copertina:
€ 18,00 - € 15,30
Risparmi il 15% (
€ 2,70)
Aggiungi
al carrello
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il suono del secolo. Quando il rock ha fatto la storia
- Autore : Stefano Mannucci
- Editore: Ugo Mursia Editore
- Collana: Leggi RTL 102.5
- Data di Pubblicazione: 2017
- Genere: musica
- ISBN-10: 8842558591
- ISBN-13: 9788842558590
Il suono del secolo. Quando il rock ha fatto la storia: Il rock È storia. Di più: il rock ha cambiato la storia del mondo. E continua a farlo, come raccontano queste pagine dove, con il rigore dell’inchiesta giornalistica, s’intrecciano la conquista della Luna e Woodstock, il Vietnam e John Lennon, il killer di JFK e Bob Dylan, il Sessantotto e i Rolling Stones, le nuove rivelazioni sulla misteriosa morte di Jim Morrison, la pacificazione della Giamaica e Bob Marley, la Generazione X e Kurt Cobain, il Bataclan e gli U2, Bruce Springsteen e Trump. Ricco di aneddoti, di star, di personaggi rimasti finora nell’ombra, di verità; ufficiali smontate dai retroscena, questo È un libro in cui ciascuno puà ritrovarsi, perchÉ il rock È anche la colonna sonora della nostra memoria.
The rock’s history. More: rock changed the course of world history. And continues to do so, as they tell these pages where, with the rigour of journalistic investigation, intertwine the conquest of the Moon and Woodstock, the Viet Nam and John Lennon, the killer of JFK and Bob Dylan, the sixty-eight and the Rolling Stones, the new revelations about mysterious death of Jim Morrison, the pacification of Jamaica and Bob Marley, generation X and Kurt Cobain, the Bataclan and U2, Bruce Springsteen and Trump. Full of anecdotes, star, characters were so far in the shadows of truth officers removed by background, this is a book where everyone can get together, because the rock is the soundtrack of our memory.
Il libro Il suono del secolo: Quando il Rock ha fatto la Storia
Andando indietro nel tempo, la tua passione per il rock, quando si È acceso il sacro fuoco della passione per musica e scrittura?
Il fuoco era tutto intorno, questo incendio che bruciava dentro e fuori, era la forza motrice che attraversava la storia cercando di cambiarla in meglio rispetto quello che i politici e la società; volevano. Il rock È stato importante, lo È tuttora, ma ancor più in quei decenni dando voce ai giovani, che erano poi i figli della seconda guerra mondiale, erano ragazzi che si ribellavano. Ed i padri erano rimasti stupiti, senza capire il motivo di questa frattura, il non volere rispettare le gerarchie che da sempre governano il mondo, e gli chiedono “che cosa volete?. Ed i ragazzi volevano la voce, dire la loro, desideravano una loro identificazione. Ed il rock ha consentito loro di sprigionare questa energia e noi la condividevamo, chiudendoci in una stanza in dieci ad ascoltare un vinile. Oggi i ragazzi sono da soli con le loro cuffiette, e ascoltano musica molto più effimera. Il libro È dedicato a loro proprio perchÉ sappiano il motivo per cui i loro genitori hanno dedicato tanta parte della loro vita alla musica.
Quello che più mi ha colpito nel tuo libro, È che oltre i tantissimi aneddoti, racconti, chicche rock, il tutto È incrociato sullo sfondo della storia e della società;. Cosa È cambiato dagli anni ’60-’70 di Woodstock ad oggi? Pensi che il rock abbia ancora la forza di cambiare il mondo?
E’ cambiato tutto, i giovani di oggi sono i primi nativi digitali, il loro mondo virtuale È quello nel quale sono immersi e credono che non essere fisicamente esposti sia la soluzione per condividere tutto. Noi analogici invece eravamo costretti ad uscire, a rischiare in proprio, a beccare il 2 di picche da una ragazza, ad andare sotto un palco con la musica a tutto volume a farti sanguinare le orecchie. E’ cambiato veramente tutto, in peggio l’industria perchÉ la discografia È morta, la democratizzazione dell’arte attraverso internet È in realtà; una dittatura che ci È stata imposta da quattro signori: Zuckerberg, Jobs, Bezos e Gates. Questi hanno creato le gabbie in cui un giovane deve muoversi, per cui se non ha likes È nevrotizzato, per cui credere di poter raccontare a tutti la propria musica. Ma poi non È più 1 su 1000 che ce la fa, ma 1 su 1.000.000, ma c’È una frustrazione, un isolamento, molto maggiore di quando andavi veramente a scoprire la bellezza di quel fuoco di cui parlavamo prima. La musica ha fatto questo, È stata un accelerante di tutte queste energie positive. Poi vedo che adesso tutto lo schieramento delle star a favore di Hillary Clinton contro Trump non È servito a niente, mentre ai tempi di Nixon la posizione di John Lennon impaurà talmente il presidente che scatenà contro di lui tutta l’FBI per toglierli la carta verde e rimandarlo in Gran Bretagna.
Una volta, ai tempi del solo vinile, investivi in un disco e se non ti piaceva, prima di buttarlo, lo ascoltavi e riascoltavi, perchÉ ci avevi speso la paghetta. Questo modo odierno di usufruire della musica che ti deve piacere subito, altrimenti nemmeno finisci di ascoltare un pezzo, non ha portato ad un appiattimento e conformismo della stessa?
I digitali non hanno la possibilità; di concentrarsi per qualche minuto di seguito, sono stati abituati ad aprire mille finestre contemporaneamente, possono farlo, hanno tante informazioni rapide ed orizzontali, non vanno in profondità;. Questo non È colpa loro, sono stati messi in condizione di volere tutto e credere che possono pensare di esplorare tutto, la loro attenzione È di 6-8 secondi, poi via. Quella di adesso È musica isolante, impalpabile, da ascoltare con le cuffiette da soli. Quelli che ascoltavamo noi erano dischi da 40 minuti, con introduzioni lunghe di 10 minuti, lo ascoltavamo e riascoltavamo, la busta, l’artwork, era un contatto quasi erotico.
Le canzoni di protesta, la musica ‘politica’, ha ancora un senso al giorno d’oggi? Vedendo i risultati Trump di cui sopra, verrebbe da pensare di no.
Ci vuole maggiore concretezza di azione, basta con le sterili dichiarazioni contro il nemico, altrimenti diventa talmente evidente che vai contro di lui, che ottieni il risultato contrario. L’altro motivo È il terrorismo, Bataclan, Las Vegas, che non È stato strettamente terrorismo, ma comunque la musica nel mirino. La cosa interessante È che quando individui un nemico che raccoglie l’opposizione di tutti, in Europa massimamente Trump e l’Isis, si espongono. A Las Vegas che È stato un attentatore interno, americano, con tutto il discorso dell’industria delle armi, non ho visto questa inalberarsi degli artisti, mi viene da pensare che mettersi contro la National Rifle Association gli farebbe perdere parte del loro pubblico.
Hai tante esperienze, Il Tempo, Il Fatto Quotidiano, Radiofreccia, come libro È il primo che scrivi?
Ho scritto libri su altre storie, ma come musica È il primo, e sono stato ben attento a non fare l’ennesima storia del rock, ce ne sono già; delle bellissime, completissime, poi vai su internet e trovi tutto. Ho voluto scrivere del rock immerso nella storia, perchÉ molte delle cose che sono state scritte guardavano il dito e non la Luna, dettagliando chi aveva suonato dove, ma senza contestualizzare la storia. Non ha senso parlare del rock se non dici dove È nato e come È nato, e parlare ai ragazzi di oggi senza spiegargli perchÉ per i loro padri È stato cosà importante.
Come hai messo assieme tutto il bagaglio di conoscenze che hai trasmesso nel libro?
In 40 anni mi È capitato di conoscerli tutti e vedere tutto, ogni libro deve essere documentato ed a prova di verità;. Poi c’È modo e modo di scrivere, io non ho mai incontrato Elvis, ma so cosa ha fatto in ogni momento come la volta che andà alla Casa Bianca da Nixon.
Il tuo modo di scrivere mostra divertimento e disincantato, sarcasmo direi.
E’ il modo di scrivere divertente per catturare l’attenzione, se fai troppo il trombone non ti ascoltano, invece devi cercare di fare sentire i lettori parte del tutto.
Possiamo aspettarci un tour con questo libro al centro?
Abbiamo in cantiere un tour nella grande provincia italiana, con un format particolare che coinvolgerà; i ragazzi delle scuole che interpreteranno le canzoni. La prima dovrebbe essere Bisceglie, poi Feltre e via in giro per l’Italia, un calendario in piena evoluzione.
Il suono del secolo. Quando il rock ha fatto la storia
Stefano Mannucci
Dettaglio Prodotto
- EAN: 9788842558590
Punti Premium: 15
Venduto e spedito da IBS
Il suono del secolo. Quando il rock ha fatto la storia
Stefano Mannucci
Caro cliente IBS , grazie alla nuova collaborazione con laFeltrinelli oggi puoi ritirare il tuo prodotto presso la libreria Feltrinelli a te più vicina.
Non siamo riusciti a trovare l’indirizzo scelto
Spiacenti, il titolo non È disponibile in alcun punto vendita nella tua zona
Compralo Online e ricevilo comodamente a casa tua!
Inserisci i tuoi dati
Grazie!
Richiesta inoltrata al Negozio
Riceverai una Email di avvenuta prenotazione all’indirizzo: >
= 0 && shop.FirstPickUpTime.minute Entro le >:0> riceverai una Email di avvenuta prenotazione all’indirizzo: >
Il suono del secolo. Quando il rock ha fatto la storia
Stefano Mannucci
Ritira la tua prenotazione presso:
2 Promo IBS sul prodotto (2 in scadenza)
Altri venditori
Venduto e spedito da
Gaia la libraia Vuoi ricevere un’email sui tuoi prodotti preferiti? Chiedi a Gaia, la tua assistente personale
Descrizione
Gaia la libraia Vuoi ricevere un’email sui tuoi prodotti preferiti? Chiedi a Gaia, la tua assistente personale
Il suono del secolo. Quando il rock ha fatto la storia
Su Mondadoristore, tutti gli ordini superiori a 24
€ di spesa usufruiscono della consegna gratuita.
Questo prodotto È disponibile presso i magazzini dei nostri fornitori.
Generalmente la consegna dell’ordine avviene il giorno lavorativo successivo all’affidamento del pacco al corriere per le spedizioni in Italia. Isole e CAP disagiati esclusi (vedi lista).
Il rock È storia. Di più: il rock ha cambiato la storia del mondo. E continua a farlo, come raccontano queste pagine dove, con il rigore dell’inchiesta giornalistica, s’intrecciano la conquista della Luna e Woodstock, il Vietnam e John Lennon, il killer di JFK e Bob Dylan, il Sessantotto e i Rolling Stones, le nuove rivelazioni sulla misteriosa morte di Jim Morrison, la pacificazione della Giamaica e Bob Marley, la Generazione X e Kurt Cobain, il Bataclan e gli U2, Bruce Springsteen e Trump. Ricco di aneddoti, di star, di personaggi rimasti finora nell’ombra, di verità; ufficiali smontate dai retroscena, questo È un libro in cui ciascuno puà ritrovarsi, perchÉ il rock È anche la colonna sonora della nostra memoria.
Dettagli
Isbn o codice id 9788842558590
Scrivi una recensione per Il suono del secolo. Quando il rock ha fatto la storia
Accedi o Registrati per aggiungere una recensione
“Il suono del secolo: nel libro di Stefano Mannucci la storia riletta a ritmo di rock. Dal 19 settembre in libreria nella collana Leggi Rtl 102,5
Il rock ha fatto la Storia. Non È stato solo la colonna sonora degli ultimi sette decenni ma un vero e proprio fenomeno storico i cui effetti hanno avuto conseguenze sociali e politiche a livello planetario. È questa la tesi che Stefano Mannucci sostiene nel libro IL SUONO DEL SECOLO. QUANDO IL ROCK HA FATTO LA STORIA (pagg. 478, euro 18) prossimamente in libreria, edito da Mursia nella collana Leggi RTL 102.5 nata dalla partnership con RTL 102.5, la prima radio italiana.
«Attraverso la musica abbiamo cercato un modo nuovo di raccontare la storia. Abbiamo lasciato la parola a Mannucci, una delle voci di Radiofreccia, la nostra nuova emittente che trasmette musica rock. Stefano Mannucci con il suo libro parla agli adulti e ai millennial. Un racconto attraverso i decenni che, come ogni canzone rock che si rispetti, si apre con una “Intro che proietta immediatamente il lettore in quel mondo vero, libero e anche un po’ folle del rock, e si chiude con un “Finale che lo accompagna, lo lascia ai suoi ricordi, ai suoi sogni, alla sua voglia di libertà;.» dice Marta Suraci, responsabile marketing e comunicazione di RTL 102.5
Nel libro, Mannucci mette in parallelo il racconto dei fatti storici degli ultimi settant’anni con quello della vita degli artisti, dei concerti, delle canzoni, delle trasformazioni del mondo del rock: il primo uomo sulla Luna e i cinquecentomila di Woodstock che nello stesso periodo, l’estate del 1969, incarnano in modi diversi il sogno della conquista di nuovi mondi. Il Vietnam, John Lennon e Imagine, canzone ispirata al Manifesto di Karl Marx che, per uno dei cortocircuiti che il rock ha prodotto nella storia, È diventata una delle più amate dai cattolici e dal Papa. E ancora: Elisabetta II che ha regnato su tre generazioni di ribelli musicali o l’integrazione razziale accelerata dai concerti di Chuck Berry e Elvis.
Negli anni in cui i giovani sia affacciano come soggetto politico nella Storia, il rock È il suono della rivolta e del cambiamento. Globale prima della globalizzazione, alla metà; degli anni Ottanta il rock anticipa i grandi temi della solidarietà; internazionale quando ,con l’evento Live Aid,cerca di fare un salto di qualità;: dalla protesta alla proposta.
Correndo lungo i decenni, passando attraverso le disillusioni della Generazione X di Kurt Cobain e Chris Cornell e la ritirata del rock a favore del pop, il libro arriva fino alla cronaca dei nostri giorni e al deflagrare dello scontro tra Occidente e Islam radicale: The rising di Bruce Springsteen È l’album che, all’indomani dell’11 settembre, non solo canta il dolore e il riscatto dell’America ma prova a far capire le ragioni dell’altro. E, più recentemente, sarà; proprio il Boss a dare il la al coro che si oppone alla politica di Trump.
«Negli ultimi due anni il rock È tornato suo malgrado in campo e si sta riprendendo uno spazio anche politico» dice Mannucci «La musica prova di nuovo ad alzare il velo sulle brutture del mondo e in certe situazioni, a cambiare lo scenario dentro e attorno a noi. Il rock È chiamato, ancora una volta, a timonare la Storia.»
Per la generazione dei baby boomer queste pagine, piene di informazioni, come la vera storia della morte di Jim Morrison, ritratti di cantanti colti nel loro privato e aneddoti, sono un viaggio nella memoria, per i millennial la scoperta del mondo musicale dei padri e dei nonni da leggere come un romanzo.
«Quello di Mannucci si inserisce a pieno titolo nella nostra produzione di saggistica che da sempre si muove tra cronaca e storia» dice l’editore Fiorenza Mursia. «Gli storici di oggi non possono prescindere nel loro lavoro dalle grandi mutazioni sociologiche prodotte dai mezzi di comunicazione di massa. E non c’È dubbio che il rock sia stato, e sia, un grande strumento di comunicazione di valori e stili di vita.»
Stefano Mannucci, giornalista, si occupa di musica da decenni e la sua carriera si È sempre divisa tra carta stampata e radiofonia; attualmente È su Radiofreccia, emittente della famiglia di RTL 102.5, tra i conduttori di Rock Morning come Doctor Mann, e scrive su «Il Fatto Quotidiano».
“Il Suono del Secolo: quando il rock ha fatto la storia un libro uno spettacolo
di Giampiero · Pubblicato giugno 15, 2018 · Aggiornato giugno 17, 2018
“Una giacca à; la Sgt. Pepper, una vecchia Rickenbaker, una macchina per espressi (con dosatore di schiuma) Gaggia, una maglietta da ciclista già; usata nel video di My ever changing moods, libri di Kenneth Williams, incisioni di Billie Holiday, foto di Terry Thomas, Delon, la Bardot. Siamo nel piccolo reliquiario degli absolute beginners diventati improvvisamente adulti…. Cosà Stefano Mannucci descriveva la copertina di Our favourite shop degli Style Council in una recensione del 1985 sulle pagine di Rockstar. Potevamo leggere le storie di musica di Mannucci su Rockstar e, dopo la mezzanotte, ascoltarle su RAI Stereonotte. Ha dell’incredibile ma dopo tutti questi anni potremo rivivere, ancora una volta, insieme a Stefano Mannucci, le stesse emozioni provate quando ascoltavamo il rock, quella musica che, se non ha cambiato la storia del mondo, di sicuro ha cambiato la nostra. In occasione della Festa della Musica, a cui la città; di Fano in collaborazione con l’Associazione Fano Music Story partecipa per il quinto anno consecutivo, giovedà 21 giugno al Bastione San Gallo, ore 21.30, Stefano Mannucci presenta il suo libro edito da Mursia. Sarà; un presentazione molto diversa da quelle a cui siamo abituati; il giornalista e conduttore radiofonico Stefano Mannucci ha allestito un vero e proprio show itinerante: #ilsuonodelsecoloontour. E’ un format teatrale con musica dal vivo e storytelling corredato da video; uno spettacolo in piena regola, destinato a tastare il polso della città; in cui di volta in volta ha luogo, per capire cosa significhi – soprattutto per i millennials, gli adolescenti di oggi – questa musica che in tempi diversi ha convinto i loro fratelli maggiori, i padri e perfino i nonni a tentare di cambiare il mondo, attraverso movimenti pacifisti, mobilitazioni, sfide e provocazioni nei confronti dell’ordine costituito. Sul palco, insieme a Doctor Mann, si esibiranno, rigorosamente “live, Frida Neri e Serena Abrami, voce e chitarra, Giacomo Voli, voce e chitarra, Filippo Macchiarelli, voce e basso. I classici del rock rivivranno in una rinnovata ed inedita versione. Per fare contenti anche quelli che non sono millennials riportiamo un frammento dall’introduzione del libro: “A quel tempo la Musica era una liturgia ecumenica. Tutti attorno al Disco per un ascolto condiviso, con tanto di valutazioni finali (sà, il dibattito). E poi veniva celebrata dietro la saracinesca calata di un garage, perchÉ non vi era classe di liceo o cricca di adolescenti senza un gruppo rock: magari non sapeva suonare
nessuno, bastava fare casino sugli strumenti e sognare un palco vero. O davanti alle copertine delle riviste specializzate: si era avidi di notizie, di immagini di quei miti che forse nella tua città; non sarebbero mai venuti. O straparlando al microfono di una radio presuntivamente libera, la cui scarsa potenza talvolta non garantiva l’emissione dall’altro lato della strada. Ma che importava! La Musica era una fede, se ci credevi avresti cambiato il mondo.
Il suono del secolo, ecco la “Divina Commedia rock: un viaggio tra Inferno, Paradiso e Purgatorio della musica
Nel libro scritto da Stefano Mannucci ci sono tutti i grandi nomi della musica novecentesca: i lungimiranti pionieri di Woodstock, i Beatles, i Rolling Stones, Elvis, i Queen, Bob Dylan, Phil Collins, Jimi Hendrix e Dio solo sa quanti altri. Ma soprattutto ci sono gli eventi che hanno segnato la storia recente dell’umanità;, i grandi temi della vita, i fenomeni culturali, sociali e politici, messi sapientemente in relazione con quello che bolliva in pentola, contemporaneamente, nel grande calderone stregonesco del rock
Narrare la storia del rock È esercizio usuale, per le grandi penne del giornalismo musicale. Ma per farlo davvero come tale monumentale argomento merita, serve un insieme di ingredienti che in pochi, pochissimi possono vantare. Tra questi c’È senza dubbio alcuno anche Stefano Mannucci, che tra radio e carta stampata ha attraversato trent’anni di giornalismo musicale, di racconto quotidiano di quella grande avventura infinita che È la colonna sonora dei giorni di ognuno di noi.
Ne “Il suono del secolo, edito da Mursia nella collana “Leggi Rtl 102.5, Mannucci si supera, mettendo in fila i grandi eventi del secondo Novecento con quella irregolare passionalità; che non doveva certo dimostrare dopo una carriera lunga e autorevole, ma che regala al lettore un viaggio alla scoperta del rock, di quello che È stato davvero “il suono del secolo, ben oltre le definizioni sbrigative di benpensanti e conservatori spinti che nel corso della storia non sono mai riusciti a capire in tempo reale l’impatto effettivo di un fenomeno del genere.
Quella di Mannucci È una sorta di Divina Commedia rock, con il lettore nei panni di Dante e l’autore in quelli di Virgilio, a spasso tra Inferno e Purgatorio della musica, tra tragedie epocali e grandi eventi, snodi cruciali della Storia e storie personali, quotidiane, eroicamente normali segnate dalle note del rock.
E il Paradiso? C’È in ogni pagina e non c’È in nessuna, perchÉ il rock È inferno e purgatorio sà, ma regala un’estasi vera, celestiale, magari meno “costumata di quanto vorrebbero alcuni, ma È gioia pura, illuminazione. E non c’È nulla di religioso in tutto cià, non in senso “istituzionalizzato, almeno. PerchÉ lo spirito, inteso come parte intangibile dell’uomo, trova nel rock in particolare e nella musica in generale un nutrimento indispensabile, che ha mosso le masse, le ha cambiate, le ha sconvolte, ha portato indecenza e progresso, ha scandalizzato e educato a un mondo migliore, più libero, più aperto, più tollerante. Con tutti i limiti e le debolezze del caso, beninteso, perchÉ la storia del rock È una storia che più umana non si puà e dal rock non ci si puà certo attendere modelli moralmente inappuntabili.
Ci sono tutti i grandi nomi della musica novecentesca: i lungimiranti pionieri di Woodstock, i Beatles, i Rolling Stones, Elvis, i Queen, Bob Dylan, Phil Collins, Jimi Hendrix e Dio solo sa quanti altri. Ma soprattutto ci sono gli eventi che hanno segnato la storia recente dell’umanità;, i grandi temi della vita, i fenomeni culturali, sociali e politici, messi sapientemente in relazione con quello che bolliva in pentola, contemporaneamente, nel grande calderone stregonesco del rock. Dalla regina Elisabetta alla Chiesa, dal terrorismo a Donald Trump, È tutto un viaggio ispiratissimo tra chi eravamo, chi siamo e forse chi saremo. E per ognuno di questi macrotemi c’È un aneddoto musicale, un brano, un protagonista del rock da conoscere meglio. Senza filtri, senza sconti, senza beatificazioni a priori, ma senza neppure la smania di distruggere gli idoli, di smontare le leggende, di ergersi a censore e critico cattivo a prescindere. “Il suono del secolo È un atto d’amore di un professionista che non si È solo occupato di musica ma l’ha amata profondamente, l’ha raccontata e l’ha promossa, anche con interessanti iniziative personali. E soprattutto È un libro per tutti: per chi ha attraversato il tumultuoso secondo Novecento e per chi ha vent’anni e forse ha bisogno di capire da dove veniamo, musicalmente e culturalmente.
Le oltre quattrocento pagine vergate da uno dei decani (pur essendo tutt’altro che anziano) del giornalismo musicale italiano scivolano via velocemente, si fanno divorare, e quando arrivi alla fine ne vorresti altre quattrocento almeno. PerchÉ solo il rock, quando È raccontato con cosà tanta passione, professionalità; e onestà; intellettuale, puà regalare emozioni del genere.
Prima di continuare
Se sei qui È evidente che apprezzi il nostro giornalismo. Come sai un numero sempre più grande di persone legge Ilfattoquotidiano.it senza dover pagare nulla. L’abbiamo deciso perchÉ siamo convinti che tutti i cittadini debbano poter ricevere un’informazione libera ed indipendente.
Purtroppo il tipo di giornalismo che cerchiamo di offrirti richiede tempo e molto denaro. I ricavi della pubblicità; ci aiutano a pagare tutti i collaboratori necessari per garantire sempre lo standard di informazione che amiamo, ma non sono sufficienti per coprire i costi de ilfattoquotidiano.it.
Se ci leggi e ti piace quello che leggi puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro per il prezzo di un cappuccino alla settimana.
Grazie,
Peter Gomez
Sei arrivato fin qui
Se sei qui È evidente che apprezzi il nostro giornalismo. Come sai un numero sempre più grande di persone legge Ilfattoquotidiano.it senza dover pagare nulla. L’abbiamo deciso perchÉ siamo convinti che tutti i cittadini debbano poter ricevere un’informazione libera ed indipendente.
Purtroppo il tipo di giornalismo che cerchiamo di offrirti richiede tempo e molto denaro. I ricavi della pubblicità; non sono sufficienti per coprire i costi de ilfattoquotidiano.it e pagare tutti i collaboratori necessari per garantire sempre lo standard di informazione che amiamo.
Se ci leggi e ti piace quello che leggi puoi perà aiutarci a continuare il nostro lavoro per il prezzo di un cappuccino alla settimana.
“Il Suono del Secolo: quando il rock ha fatto la storia un libro uno spettacolo
di Giampiero · Pubblicato giugno 15, 2018 · Aggiornato giugno 17, 2018
“Una giacca à; la Sgt. Pepper, una vecchia Rickenbaker, una macchina per espressi (con dosatore di schiuma) Gaggia, una maglietta da ciclista già; usata nel video di My ever changing moods, libri di Kenneth Williams, incisioni di Billie Holiday, foto di Terry Thomas, Delon, la Bardot. Siamo nel piccolo reliquiario degli absolute beginners diventati improvvisamente adulti…. Cosà Stefano Mannucci descriveva la copertina di Our favourite shop degli Style Council in una recensione del 1985 sulle pagine di Rockstar. Potevamo leggere le storie di musica di Mannucci su Rockstar e, dopo la mezzanotte, ascoltarle su RAI Stereonotte. Ha dell’incredibile ma dopo tutti questi anni potremo rivivere, ancora una volta, insieme a Stefano Mannucci, le stesse emozioni provate quando ascoltavamo il rock, quella musica che, se non ha cambiato la storia del mondo, di sicuro ha cambiato la nostra. In occasione della Festa della Musica, a cui la città; di Fano in collaborazione con l’Associazione Fano Music Story partecipa per il quinto anno consecutivo, giovedà 21 giugno al Bastione San Gallo, ore 21.30, Stefano Mannucci presenta il suo libro edito da Mursia. Sarà; un presentazione molto diversa da quelle a cui siamo abituati; il giornalista e conduttore radiofonico Stefano Mannucci ha allestito un vero e proprio show itinerante: #ilsuonodelsecoloontour. E’ un format teatrale con musica dal vivo e storytelling corredato da video; uno spettacolo in piena regola, destinato a tastare il polso della città; in cui di volta in volta ha luogo, per capire cosa significhi – soprattutto per i millennials, gli adolescenti di oggi – questa musica che in tempi diversi ha convinto i loro fratelli maggiori, i padri e perfino i nonni a tentare di cambiare il mondo, attraverso movimenti pacifisti, mobilitazioni, sfide e provocazioni nei confronti dell’ordine costituito. Sul palco, insieme a Doctor Mann, si esibiranno, rigorosamente “live, Frida Neri e Serena Abrami, voce e chitarra, Giacomo Voli, voce e chitarra, Filippo Macchiarelli, voce e basso. I classici del rock rivivranno in una rinnovata ed inedita versione. Per fare contenti anche quelli che non sono millennials riportiamo un frammento dall’introduzione del libro: “A quel tempo la Musica era una liturgia ecumenica. Tutti attorno al Disco per un ascolto condiviso, con tanto di valutazioni finali (sà, il dibattito). E poi veniva celebrata dietro la saracinesca calata di un garage, perchÉ non vi era classe di liceo o cricca di adolescenti senza un gruppo rock: magari non sapeva suonare
nessuno, bastava fare casino sugli strumenti e sognare un palco vero. O davanti alle copertine delle riviste specializzate: si era avidi di notizie, di immagini di quei miti che forse nella tua città; non sarebbero mai venuti. O straparlando al microfono di una radio presuntivamente libera, la cui scarsa potenza talvolta non garantiva l’emissione dall’altro lato della strada. Ma che importava! La Musica era una fede, se ci credevi avresti cambiato il mondo.
Il suono del secolo – quando il rock ha fatto la storia, L’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, libri a Roma, evento in corso
Sabato 17, alle 21.00, spazio all’editoria a Officina Pasolini con Stefano Mannucci, giornalista e conduttore di Radiofreccia, che presenta il suo libro Il suono del secolo. Quando il rock ha fatto la storia, un racconto che incrocia i fatti storici degli ultimi settant’anni con la vita degli artisti, i concerti, le canzoni, le trasformazioni del mondo del rock. L’incontro sarà; arricchito dalla presenza di alcuni artisti che canteranno dal vivo: La Rua, Nathalie, Ilaria Porceddu, Jacopo Ratini, Elisa Rossi, Jimmy Ingrassia.
Il rock ha fatto la Storia – spiega Mannucci nel libro, edito da Mursia nella collana nata dalla partnership con RTL 102.5 Leggi RTL 102.5 – Non È stato solo la colonna sonora degli ultimi sette decenni, ma un vero e proprio fenomeno storico i cui effetti hanno avuto conseguenze sociali e politiche a livello planetario. Il giornalista mette in parallelo il racconto dei fatti storici degli ultimi settant’anni con quello della vita degli artisti, dei concerti, delle canzoni, delle trasformazioni del mondo del rock. Il primo uomo sulla Luna e i cinquecentomila di Woodstock che nello stesso periodo, l’estate del 1969, incarnano in modi diversi il sogno della conquista di nuovi mondi. Il Vietnam, John Lennon e Imagine, canzone ispirata al Manifesto di Karl Marx che, per uno dei cortocircuiti che il rock ha prodotto nella storia, È diventata una delle più amate dai cattolici e dal Papa. E ancora, Elisabetta II che ha regnato su tre generazioni di ribelli musicali o l’integrazione razziale accelerata dai concerti di Chuck Berry e Elvis.
Negli anni in cui i giovani si affacciano come soggetto politico nella Storia, il rock È il suono della rivolta e del cambiamento. Globale prima della globalizzazione, alla metà; degli anni Ottanta il rock anticipa i grandi temi della solidarietà; internazionale quando, con l’evento Live Aid, cerca di fare un salto di qualità;: dalla protesta alla proposta.
Correndo lungo i decenni, passando attraverso le disillusioni della Generazione X di Kurt Cobain e Chris Cornell e la ritirata del rock a favore del pop, il libro arriva fino alla cronaca dei nostri giorni e al deflagrare dello scontro tra Occidente e Islam radicale: The rising di Bruce Springsteen È l’album che, all’indomani dell’11 settembre, non solo canta il dolore e il riscatto dell’America ma prova a far capire le ragioni dell’altro. E, più recentemente, sarà; proprio il Boss a dare il la al coro che si oppone alla politica di Trump.
Negli ultimi due anni il rock È tornato suo malgrado in campo e si sta riprendendo uno spazio anche politico – aggiunge Mannucci – La musica prova di nuovo ad alzare il velo sulle brutture del mondo e in certe situazioni, a cambiare lo scenario dentro e attorno a noi. Il rock È chiamato, ancora una volta, a timonare la Storia.