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Il cielo dopo di noi

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Dettagli del libro Il cielo dopo di noi

  • Il titolo del libro: Il cielo dopo di noi
  • Pagina: 467
  • La data di pubblicazione del libro: 2019-09-19 14:34:06
  • File disponibili: Il cielo dopo di noi.pdf, Il cielo dopo di noi.epub, Il cielo dopo di noi.mobi
  • La lingua del libro: italiano
  • Condizioni per il download di questo libro: gratis
  • Come scaricare: link per scaricare il libro in fondo alla pagina

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“Il cielo dopo di noi di Silvia Zucca

Ogni persona È, tra le altre cose, un oggetto facile da rompere e difficile da riparare.

Partendo da una frase tratta dal romanzo “Espiazione di Ian McEwan, l’autrice conduce il lettore attraverso le vicissitudini di un ragazzino e di sua madre, la quale È costretta a prendere una terribile decisione. Una storia dimenticata che deve essere portata alla luce per far sà che il cielo dopo di noi finalmente si rassereni.

Quando penso alla mia infanzia, vedo una linea bella grossa, una specie di staccionata, che per oltrepassarla ci volevano per forza gambe lunghe. Le gambe con cui poi sono scappata.

Alberto, il padre con il quale Miranda non ha rapporti da dodici anni, È scomparso. Frugando tra le sue carte, Miranda trova una lettera d’amore destinata alla nonna, Gemma. Chi È l’uomo che promette a Gemma di tornare da lei e da Alberto? L’unico modo per scoprirlo È andare a Sant’Eg /> Nelle pagine finali del testo Silvia Zucca confida che:

da lettori, capita ogni tanto di imbattersi in libri che cambiano la vita ma, da scrittori, capita ancora di più che siano gli stessi romanzi che si scrivono a farlo. Ogni libro che si inizia ci accompagna poi nel tempo, traccia un percorso che incide la nostra vita, determinando scelte, cambiamenti e soprattutto crescita.

Il cielo dopo di noi È stato per l’autrice tutto questo.

Lo È stato nel bene e nel male, occupando più di due anni della mia vita, delle mie giornate.

Il libro Il cielo dopo di noi

Il cielo dopo di noi
di Silvia Zucca

Casa Editrice: NORD – 468 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook

Trama:
Alberto, il padre di Miranda, и scomparso. Da dodici anni lei non ha contatti con la famiglia e quella notizia и come un fulmine in un cielo che si и sempre rifiutata di guardare e che, adesso, la chiama a sй con prepotenza. Cosм, frugando tra le carte del padre, trova una lettera datata 18 novembre 1944: и una lettera d’amore destinata alla nonna, Gemma. Ma chi и l’uomo che promette a Gemma di tornare da lei e da Alberto? Possibile che quel mistero sia collegato all’improvvisa scomparsa del padre? C’и solo un modo per scoprirlo: andare a Sant’Egidio dei Gelsi, il paese in cui lui e Gemma si erano rifugiati durante la guerra. E, sotto il cielo idilliaco della campagna piemontese, Miranda raccoglierа i frammenti di una storia solo apparentemente dimenticata; la storia di un ragazzino senza padre, costretto a crescere troppo in fretta, e di una donna obbligata a prendere una decisione terribile, che segnerа la sua vita per sempre. Una storia che la condurrа infine da Alberto, ma che soprattutto le permetterа di alzare gli occhi e capire che il futuro – il cielo dopo di noi – si rasserena solo se si ha il coraggio di cancellare le nubi del passato e di aprirsi all’amore.
Diventata un caso editoriale grazie al successo internazionale del suo romanzo d’esordio, nel Cielo dopo di noi Silvia Zucca racconta la fragilitа della vita e la forza dei legami familiari, parlando delle donne di ieri e di oggi e dei segni che tutti noi lasciamo nel mondo e nel cuore delle persone, quelle che ci hanno preceduto e quelle che continueranno il nostro cammino.

Recensione:
Anni fa ho conosciuto Silvia Zucca. Ho un vago ricordo di lei bambina, mentre con sua sorella, dopo lunghe giornate di scuola, giocavamo insieme. E cosм и stato un piacere oggi poterla rincontrare proprio nelle parole del suo ultimo libro.
Il cielo dopo di noi non и stata una semplice lettura. Dopo poche pagine il romanzo mi ha avvolta e mi ha immersa in un turbinio di emozioni, in una burrasca di sentimenti, dove la mia anima ha danzato tra il presente e il passato. I giochi temporali, che caratterizzano la struttura del libro, ti portano a riflettere sulla vita di oggi e di ieri, sull’unione e sul distacco, sui dubbi e sulle certezze e sui se e sui ma che ognuno di noi custodisce intensamente.
Miranda, Alberto, Anna, Gemma, Philip, Francesco… sembrano tanti nomi, scritti lм tra le pagine di un libro, invece sono delle persone con delle anime, con dei sentimenti. Leggi le loro storie ed и come se parlassi con tutti loro, и come se stessero lм, davanti a te, a raccontare la loro vita. L’autrice ci aiuta a capire, vivendo la loro storia, l’amore, l’odio, la paura, la felicitа e, soprattutto, ci accompagna verso tutte quelle risposte legate a mille domande, rimaste in una vecchia soffitta tra la polvere dei nostri ricordi. In tutto il racconto aleggia un senso di colpa che corre verso la sua stessa espiazione.
Leggendo questo romanzo intraprendi un cammino nella memoria storica, quella memoria che dovrebbe essere raccontata e non taciuta. L’autrice ci fa tornare nel passato per vivere il presente. Tutto questo grazie a una scrittura perfetta, ricca e ritmata.
I luoghi sono descritti in modo dettagliato e sono perfettamente legati ai personaggi, che si riconoscono dal punto di vista psicologico e fisico. La sua scrittura и stimolante e coinvolgente, caratterizzata da un senso di mistero, che segue la storia fino alla fine.
In questo romanzo troviamo il tempo, come elemento predominante e vivo. Il tempo legato ai sentimenti, il tempo legato alla veritа.
Quello era un tempo rubato e irreale, ma loro no, loro non lo erano e la guerra li aveva resi tutti irrimediabilmente diversi.
Il cielo dopo di noi и un libro che bisogna leggere e assaporare piano piano. E’ una storia che ti rende complice di un viaggio nella vita. E’ un libro che non potrт dimenticare facilmente.
Da quel momento in avanti sarebbe iniziato il resto della sua vita.
(Barbara Galimberti)

Il cielo dopo di noi

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Alberto, il padre di Miranda, È scomparso. Da dodici anni lei non ha contarti con la famiglia e quella notizia È come un fulmine in un cielo che si È sempre rifiutata di guardare e che, adesso, la chiama a sÉ con prepotenza. Cosà, frugando tra le carte del padre, trova una lettera datata 18 novembre 1944: È una lettera d’amore destinata alla nonna, Gemma. Ma chi È l’uomo che promette a Gemma di tornare da lei e da Alberto? Possibile che quel mistero sia collegato all’improvvisa scomparsa del padre? C’È solo un modo per scoprirlo: andare a Sant’Egidio dei Gelsi, il paese in cui lui e Gemma si erano rifugiati durante la guerra. E, sotto il cielo idilliaco della campagna piemontese, Miranda raccoglierà; i frammenti di una storia solo apparentemente dimenticata; la storia di un ragazzino senza padre, costretto a crescere troppo in fretta, e di una donna obbligata a prendere una decisione terribile, che segnerà; la sua vita per sempre. Una storia che la condurrà; infine da Alberto, ma che soprattutto le permetterà; di alzare gli occhi e capire che il futuro – il cielo dopo di noi – si rasserena solo se si ha il coraggio di cancellare le nubi del passato e di aprirsi all’amore.

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Isbn o codice id 9788842925989

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Il cielo dopo di noi

Silvia Zucca

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  • EAN: 9788842925989

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Descrizione

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Ho avuto la fortuna di conoscere Silvia durante la presentazione del suo libro a Carrara e l’amore con cui parlava della sua creatura mi ha convinta a leggerlo. Una bellissima sorpresa: un bel libro, ben scritto; una storia avvincente che ti tiene incollata sino all’ultima pagina. Consigliato.

Ho scoperto per caso questo libro con una trama che si intreccia fra presente e passato e mi aveva incuriosito. Mi È piaciuto davvero tanto

romanzo ben tratteggiato,intenso,coinvolgente

Un romanzo in cui si alternano la memoria storica e le vicende familiari, un romanzo di colpe da perdonare e sentimenti da spiegare..

Come vi ho accennato qualche rigo sopra, nel libro troverete poco e niente dell’autrice spumeggiante e briosa di ‘Guida astrologica per cuori infranti’ ma, devo dire, che ho apprezzato moltissimo anche la versione più ‘adulta’, seria e matura di Silvia Zucca. Questo romanzo È una storia profonda e toccante, una storia a cavallo tra passato e presente in cui ogni singolo protagonista lotta contro se stesso, i propri ricordi e la propria coscienza. Alberto e Miranda, padre e figlia, sono i personaggi principali di una vicenda che si rivela molto più complessa di quanto possa sembrare ad una prima occhiata. Miranda non ha più rapporti, nÉ con lui nÉ con la sua famiglia, da anni ma quando suo padre scompare non puà proprio tirarsi indietro. Un misto di curiosità; e un ritrovato affetto per il genitore, la spingono a buttarsi a capofitto nella ricerca in un paesaggio idilliaco rappresentato dal paesino, Sant’Egidio dei Gelsi. Qui, ogni angolo È intriso di storia e di racconti sussurrati che ancora serpeggiano tra gli abitanti del paese. Lo spettro della guerra torna ancora a tormentare tutti loro, in particolare Alberto deciso a far luce su alcuni ricordi e un segreto sepolto nel passato. Tra le valli piemontesi prende vita una storia intensa e dolorosa, una storia di scelte e segreti che non vogliono più restare nascosti, si cerca un riscatto o un perdono per gli errori commessi. Contemporaneamente, si ricuciono rapporti e se ne creano di nuovi in un meraviglioso viaggio nella storia e nei sentimenti. L’autrice intesse una trama eccezionale capace di catturare il lettore con una storia semplice ma, allo stesso tempo, ricca di significato. Ho apprezzato ogni singola pagina del libro, che ho divorato nel giro di una soleggiata mattinata, l’autrice ha una scrittura molto evocativa e dettagliata. Mi ha completamente coinvolta nella sua storia, sono entrata in sintonia con i personaggi e con l’ambientazione. Ho adorato lo stile elegante e ricercato di Silvia Zucca!

E dire che fino alla sua metà; ero convinta sarebbe stata una lettura che avrei dimenticato facilmente! Improvvisamente, perà, È sopraggiunta una curiosità; sempre più insistente, pienamente soddisfatta da una serie di rapidissimi e dolorosi eventi i quali, oltre a chiarire il ruolo degli innumerevoli personaggi (che, alla fine, non sembrano nemmeno tali, tanto li s’impara a conoscere) all’interno della vicenda, fornisce un nuovo e commovente significato alle circostanze del presente. Il cielo dopo di noi È un romanzo sui fraintendimenti e sulle scoperte, deleteri i primi, necessarie le altre, soprattutto quando si vuol costruire un rapporto. È infatti il passato oscuro di Alberto e Gemma a separarli da Miranda, un passato che essi stessi non conoscono del tutto, perchÉ influenzato da sensi di colpa e convinzioni errate. E lo scopo dell’indagine che unisce padre e figlia È proprio quelle di spazzarle via per sempre.

“Cosa staranno facendo ora Gemma, Alberto, Luce, Adelina e Philip?. Silvia Zucca ha avuto la capacità; di farmi diventare amica dei personaggi di questo romanzo in appena tre giorni. Me li sono immaginati in ogni minimo dettaglio, grazie alle descrizioni minuziose e mai banali dell’autrice: li ho creati nella mia fantasia anche con i loro sentimenti, gli sbalzi d’umore che non riuscivo a spiegarmi e che l’autrice svela sapientemente alla fine. E poi, come se questo libro non mi fosse capitato tra le mani per caso, le coincidenze con la mia vita (tra nonni, riferimenti a Shakespeare e ai gelsi) me ne hanno fatto innamorare fin dal primo capitolo. Cosà in tre giorni ho sparpagliato per la mia mente tutte le tessere del puzzle che Silvia Zucca ha abilmente preparato per i suoi personaggi e mi sono messa a riordinarle, stupendomi e rimanendoci male o rallegrandomi con loro.

Il cielo dopo di noi

Miranda, Mira per gli amici (i pochi che ha, grazie al carattere schivo e anche un po’ acidello) riceve una telefonata dalla propria sorellastra (più piccola e pure incinta) dopo dodici anni di silenzio: loro padre È sparito e lei È la sola che possa ritrovarlo. La (forse) cinica Mira accetta la proposta della sorella con la promessa di dividere a metà; l’eredità; della nonna ormai morta: inizia cosà a cercare nelle scatole lasciate in soffitta dal padre, che per lei È ormai uno sconosciuto, dando vita aduna serie di flash back che fanno danzare il lettore tra gli anni ’80, la fine della Seconda Guerra Mondiale e i giorni nostri. Non solo il tempo non ha dei confini fissi, ma anche la geografia cambia e, dalla grigia e piovosa Milano, ci spostiamo a Sant’Egidio dei Gelsi, un paesino nelle colline piemontesi. Dalla descrizione che la Zucca ne fa vi assicuro che sentirete profumo di vino e uva matura, immaginerete terrazze di filari ininterrotti che degradano su prati verdi e lussureggianti. Vi piacerà; cosà tanto Sant’Egidio dei Gelsi che sarà; un tuffo al cuore scoprire che non esiste, se non nella fantasia della scrittrice e vostra! Mira, che come la Miranda del “The Tempest di Shakespeare ha un rapporto burrascoso (per restare in tema) col padre, lo ritroverà; e insieme, seppur controvoglia, dipaneranno la matassa di segreti e bugie (a fin di bene) che li ha tenuti prigionieri nel loro rancore per ben dodici anni.

Una tempesta di sentimenti e contraddizioni che si snoda in un contesto storico doloroso ma che non puà essere dimenticato, come quello della lotta partigiana. “La tempesta, metafora che collega le varie parti del romanzo, È anche la distruzione della guerra che rischia di annientare i sentimenti: in questo sconvolgimento di ieri e di oggi, alla fine tutte le tessere del puzzle trovano la loro posizione.

“Il cielo dopo di noi: cosa rimane nel nostro cuore dopo che la tempesta È passata? Se volete saperlo, vi consiglio di leggerlo!

l cielo dopo di noi, il libro di Silvia Zucca – Circolo dei Lettori – Torino

Giovedà 8 novembre 2018

Torino – Giovedà 8 novembre alle 18.30 appuntamento al Circolo dei lettori con Il cielo dopo di noi (Nord), il romanzo di Silvia Zucca, che sarà; presentata da Alice Basso.

Torino – Alberto, il padre di Miranda, È scomparso. Ma lei da dodici anni non ha contatti con la propria famiglia. Frugando tra le carte del padre, trova una lettera datata 1944: È destinata alla nonna, Gemma. Ma chi È l’uomo che promette a Gemma di tornare da lei e da suo figlio? Possibile che quel mistero sia collegato all’improvvisa scomparsa del padre? C’È solo un modo per scoprirlo: andare a Sant’Egidio dei Gelsi, il paese in cui lui e Gemma si erano rifugiati durante la guerra. E cosà Miranda raccoglierà; i frammenti di una storia solo apparentemente dimenticata; quella di un ragazzino senza padre, costretto a crescere troppo in fretta, e di una donna obbligata a prendere una decisione terribile. Una storia che la condurrà; infine da Alberto, ma che soprattutto le permetterà; di alzare gli occhi e capire che il futuro – il cielo dopo di noi – si rasserena solo con il coraggio di cancellare le nubi del passato e di aprirsi all’amore.

Questo evento È stato aggiornato con nuove informazioni il 04/10/2019 alle ore 20:52.

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Silvia Zucca presenta il libro Il cielo dopo di noi, con firmacopie – Libreria Rizzoli – Milano

Mercoledà 5 settembre 2018

© copertina di Il cielo sopra di noi (Nord edizioni)

Milano – Riprendono gli incontri con gli autori più amati del momento anche alla Libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Fra i primi appuntamenti della stagione, mercoledà 5 settembre 2018 alle 18.00 la libreria ospita Silvia Zucca, con un incontro e firmacopie del suo romanzo Il cielo dopo di noi (Nord edizioni).

Milano – Alberto, il padre di Miranda, È scomparso. Da dodici anni lei non ha contatti con la famiglia e quella notizia È come un fulmine in un cielo che si È sempre rifiutata di guardare e che, adesso, la chiama a sÉ con prepotenza. Cosà, frugando tra le carte del padre, trova una lettera datata 18 novembre 1944: È una lettera d’amore destinata alla nonna, Gemma. Ma chi È l’uomo che promette a Gemma di tornare da lei e da Alberto? Possibile che quel mistero sia collegato all’improvvisa scomparsa del padre?

Milano – C’È solo un modo per scoprirlo: andare a Sant’Egidio dei Gelsi, il paese in cui lui e Gemma si erano rifugiati durante la guerra. E, sotto il cielo idilliaco della campagna piemontese, Miranda raccoglierà; i frammenti di una storia solo apparentemente dimenticata; la storia di un ragazzino senza padre, costretto a crescere troppo in fretta, e di una donna obbligata a prendere una decisione terribile, che segnerà; la sua vita per sempre.

Una storia che la condurrà; infine da Alberto, ma che soprattutto le permetterà; di alzare gli occhi e capire che il futuro – il cielo dopo di noi – si rasserena solo se si ha il coraggio di cancellare le nubi del passato e di aprirsi all’amore. Silvia Zucca racconta la fragilità; della vita e la forza dei legami familiari, parlando delle donne di ieri e di oggi e dei segni che tutti noi lasciamo nel mondo e nel cuore delle persone, quelle che ci hanno preceduto e quelle che continueranno il nostro cammino.

Questo evento È stato aggiornato con nuove informazioni il 04/10/2019 alle ore 20:52.

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Il cielo dopo di noi

Mira, diminutivo di Miranda, non vede suo padre e la sua sorellastra Alessia da circa dodici anni e quando una mattina presto riceve proprio la chiamata di Alessia che le comunica che il padre, ormai ultraottantenne, È sparito, viene colta da reazioni confuse, non proprio consone alla situazione e al momento. È una domenica mattina, sono le 8.00 e mentre scende dal soppalco per andare a farsi un caffÈ in cucina, la vocina piagnucolosa della sorella minore continua a chiederle aiuto attraverso il cellulare. Miranda non ricorda proprio quanti anni possa avere, forse 14, ma sobbalza quando le dice di essere “un po’ tanto incinta e di essere sposata da più di un anno. Si ricorda cosà di una “busta-invito finita direttamente nella spazzatura, senza essere aperta. Mentre continua a scambiarsi frecciate con la sorella entra in cucina e, con grande sorpresa, si trova davanti un estraneo nudo e con il suo asciugamano allacciato in vita. Di lui assolutamente non si ricorda: di solito non porta a casa i suoi amanti! Si trova cosà impegnata su due fronti: da una parte la sorella Alessia che le racconta degli ultimi giorni del padre prima della sparizione, nei quali era apparso un po’ strano mentre metteva negli scatoloni destinati alla chiesa la roba di sua madre, la nonna Gemma, e dall’altra tenta di chiudere lo sconosciuto in cucina, incastrandogli l’alluce nella porta. Come se non bastasse, viene a sapere che se aiuterà; la sorella nella ricerca del padre, le verrà; dato un assegno che per la verità; È l’eredità; lasciatale dalla nonna e che la attende da un paio di anni.

“La guerra insegnava a odiare indistintamente, toglieva compassione, umanità;. E neppure riuscivi più a essere grato, sinceramente grato, a qualcuno che cercava di essere d’aiuto. È una riflessione che nel bel mezzo del romanzo di Silvia Zucca ti prende come un pugno allo stomaco, soprattutto perchÉ potrebbe essere adattata a molto altro nella nostra vita di umani, ogni volta che si puà ricondurre il ragionamento all’idea di “schieramenti. Un parallelo che corre tra oggi e ieri con le vicende della Seconda Guerra Mondiale vissuta da sfollati in un piccolo paese di poche anime dove si conoscevano tutti e un ricercare e ritrovare notizie del proprio passato e non solo, perchÉ si ritrovano anche affetti che non si conoscevano proprio o si credevano perduti, per motivazioni diverse. Forse perchÉ “È soltanto se si esce dagli schemi che si merita attenzione. e anche qui ci sarebbe di cui riflettere per anni interi, ripercorrendo le strade della vita. Proprio per questo, quello di Silvia Zucca È un romanzo che merita tempo, non solo quello dedicato alla lettura ‒ piacevole e legata a una storia interessante di ricerca delle proprie origini, volta, soprattutto a far chiarezza sul proprio passato ‒ ma merita il tempo di pensare intorno a frasi che poste qua e là;, ma solo apparentemente casuali, hanno il preciso compito di farci guardare alla nostra vita, alla nostra quotidianità;, ai pregiudizi, alle prese di posizione nette e senza appello, alla nostra capacità; di tagliar fuori le persone dalla nostra vita, perchÉ ci sentiamo unici, semplicemente, senza bisogno di un aiuto esterno, di una mano tesa, all’incapacità; di chiedere perdono.

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Alberto, il padre di Miranda, È scomparso. Da dodici anni lei non ha contarti con la famiglia e quella notizia È come un fulmine in un cielo che si È sempre rifiutata di guardare e che, adesso, la chiama a sÉ con prepotenza. Cosà, frugando tra le carte del padre, trova una lettera datata 18 novembre 1944: È una lettera d’amore destinata alla nonna, Gemma. Ma chi È l’uomo che promette a Gemma di tornare da lei e da Alberto? Possibile che quel mistero sia collegato all’improvvisa scomparsa del padre? C’È solo un modo per scoprirlo: andare a Sant’Egidio dei Gelsi, il paese in cui lui e Gemma si erano rifugiati durante la guerra. E, sotto il cielo idilliaco della campagna piemontese, Miranda raccoglierà; i frammenti di una storia solo apparentemente dimenticata; la storia di un ragazzino senza padre, costretto a crescere troppo in fretta, e di una donna obbligata a prendere una decisione terribile, che segnerà; la sua vita per sempre. Una storia che la condurrà; infine da Alberto, ma che soprattutto le permetterà; di alzare gli occhi e capire che il futuro – il cielo dopo di noi – si rasserena solo se si ha il coraggio di cancellare le nubi del passato e di aprirsi all’amore.

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Silvia Zucca presenta il libro Il cielo dopo di noi, Editrice Nord

L’evento si svolge nell’ambito della manifestazione culturale Duemilalibri, presso il R > Dialoga con l’autrice: Elisa Imp >

Alberto, il padre di Miranda, È scomparso.
Da dodici anni lei non ha contarti con la famiglia e quella notizia È come un fulmine in un cielo che si È sempre rifiutata di guardare e che, adesso, la chiama a sÉ con prepotenza. Cosà, frugando tra le carte del padre, trova una lettera datata 18 novembre 1944: È una lettera d’amore destinata alla nonna, Gemma. Ma chi È l’uomo che promette a Gemma di tornare da lei e da Alberto? Possibile che quel mistero sia collegato all’improvvisa scomparsa del padre? C’È solo un modo per scoprirlo: andare a Sant’Egidio dei Gelsi, il paese in cui lui e Gemma si erano rifugiati durante la guerra.
E, sotto il cielo idilliaco della campagna piemontese, Miranda raccoglierà; i frammenti di una storia solo apparentemente dimenticata; la storia di un ragazzino senza padre, costretto a crescere troppo in fretta, e di una donna obbligata a prendere una decisione terribile, che segnerà; la sua vita per sempre. Una storia che la condurrà; infine da Alberto, ma che soprattutto le permetterà; di alzare gli occhi e capire che il futuro – il cielo dopo di noi – si rasserena solo se si ha il coraggio di cancellare le nubi del passato e di aprirsi all’amore.

Libro di Cielo

GesГ№ non puГІ lasciare chi lo ama

Gesù non puà lasciare chi lo ama. (1) Il mio adorabile Gesù continua questi giorni a farsi vedere scarsissime volte, la sua visita È come un lampo, che mentre si vuole seguitare a guardare, già; sfugge e se qualche volta si ferma un poco, È quasi sempre in silenzio, altre volte dice qualche cosa, ma nell’atto che se ne va, mi pare che si tira quella parola, insieme con quella luce che mi viene dalla sua parola, tanto, che dopo non ricordo niente di cià che ha detto, la mia mente resta nella stessa confusione di prima. Altro

Chi fa scomparire sГ© stesso, non fa mai peccati

Chi fa scomparire sÉ stesso, non fa mai peccati. (1) Avendo passato ieri una giornata di purgatorio per la privazione quasi totale del sommo bene, e per le tante tentazioni che mi metteva il demonio, mi pareva che facessi tanti peccati. Oh! Dio, che pena, l’offendere Dio. (2) Questa mattina, appena visto Gesù, subito gli ho detto: “Gesù buono, perdonami i tanti peccati che feci ieri. Altro

Sulla conoscenza di noi stessi

Sulla conoscenza di noi stessi. (1) Il mio dolcissimo Gesù questa mattina mi ha voluto far toccare con le proprie mani il mio nulla. Nell’atto che si È fatto vedere, le prime parole che mi ha indirizzato sono state: (2) “Chi sono Io, e chi sei tu? (3) In queste due parole vidi due luci immense: In una comprendevo Dio, nell’altra vedevo la mia miseria, il mio nulla. Mi vedevo non essere altro che un’ombra, come quell’ombra che fa il sole nell’irradiare la terra, che dipende dal sole, che passando per essa ad altri punti, l’ombra finisce d’esistere fuori del suo splendore. Altro

L’umiltГ ГЁ la sicurezza dei favori celesti

L’umiltà; È la sicurezza dei favori celesti. (1) Questa mattina mi sentivo un timore che non fosse Gesù, ma il demonio che mi volesse illudere. Gesù È venuto e vedendomi con questo timore mi ha detto: (2) “L’umiltà; È la sicurezza dei favori celesti. L’umiltà; veste l’anima d’una sicurezza tale, in modo che le astuzie del nemico non vi penetrano dentro. L’umiltà; mette in salvo tutte le grazie celesti, tanto, che dove veggo l’umiltà;, abbondantemente faccio scorrere qualunque specie di favori celesti. Altro

Modo per attirare le anime al Cattolicesimo

Modo da fare per attirare le anime al cattolicesimo. (1) Avendomi il confessore dato l’ubbidienza di pregare il Signore di manifestarmi il modo come fare per tirare le anime al cattolicesimo e per togliere tanta miscredenza, io ho pregato parecchi giorni ed il Signore non si benignava di manifestarsi su di questo punto. Altro

Dolore del Papa: L’umiltГ

Dolore del Papa. L’umiltà;. (1) Questa mattina il benedetto Gesù mi faceva vedere il Santo Padre con le ali aperte, che andava in cerca dei suoi figli per raccoglierli sotto le sue ali, e sentivo i suoi lamenti, che diceva: “Figli miei, figli miei, quante volte ho cercato di radunarvi sotto le mie ali e voi mi sfuggite! Deh! ascoltate i miei lamenti ed abbiate compassione del mio dolore! E mentre cià diceva, piangeva amaramente, e pareva che non erano i soli secolari che si discostavano dal Papa, ma anche i sacerdoti, e questi davano più dolore al Santo Padre. Altro

Le passioni cambiate in virtГ№

Le passioni cambiate in virtù. (1) Dopo aspettare e riaspettare, il mio dolce Gesù si faceva vedere da dentro il cuore. Mi pareva di vedere un sole che spandeva raggi, e guardando nel centro di questo sole, vi scorgevo il volto di Nostro Signore, ma quello che mi ha fatto stupire, che vedevo nel mio cuore tante donzelle vestite di bianco, con corona in testa, che attorniavano questo sole divino, nutrendosi di quei raggi che spandeva questo sole. Altro

Quanto dolore senza Dio

Quanto dolore senza Dio. (1) Continua il benedetto Gesù a non venire. Oh! Dio, che pena indicibile È la sua privazione! Cercavo quanto più potevo di starmene in pace e tutta abbandonata in Lui, ma che! Il mio povero cuore non ne poteva più, facevo quanto più potevo per calmarlo, dicevo: “Cuor mio, aspettiamo un altro poco, chi sa viene, usiamo qualche stratagemma per tirarlo a venire. Onde, rivolta a Lui gli dicevo: “Signore, venite, l’ora si fa tarda e Voi non ci venite ancora? Questa mattina cerco per quanto posso a starmi quieta, eppure non vi fate trovare? Signore, vi offro il martirio della tua privazione come attestato d’amore e come farvi un presente per attirarvi a venire. Altro

Il Signore la fa vedere i castighi

Il Signore la fa vedere molti castighi. (1) Stando nel mio solito stato si È fatto vedere il mio sempre ed amabile Gesù, tutto amareggiato ed afflitto e mi ha detto: (2) “Figlia mia, la mia giustizia si È troppo appesantita e sono tante le offese che mi fanno gli uomini, che non posso più sostenerli. Quindi la falce della morte sta per mietere molto ed all’improvviso e di malattie, e poi sono tanti i castighi che verserà sopra del mondo, che saranno una specie del giudizio. Altro

Modo come le creature devono amare Dio

La carità; non È altro che lo sbocco del Essere Divino. Tutto il creato parla dell’amore di Dio verso l’uomo e gli insegna il modo come deve amarmi.

(1) Questa mattina il diletto Gesù non si faceva vedere secondo il solito, tutto affabilità; e dolcezza, ma severo, la mia mente me la sentivo in un mare di confusione e l’anima mia tanto afflitta ed annichilita, specialmente per i castighi visti nei giorni passati, vedendolo in quell’aspetto non ardivo dirgli niente; ci guardavamo, ma in silenzio. Oh! Dio, che pena. Altro

Della puritГ delle intenzioni ГЁ la vera caritГ

Della purità; d’intenzione e la vera carità;. (1) Mentre al giorno ho fatto la meditazione, Gesù continuava a farsi vedere a me vicino e mi ha detto: (2) “La mia persona È circondata da tutte le opere che si fanno dalle anime, come da una veste, e a misura della purità; d’intenzione e dell’intensità; dell’amore con cui si fanno, cosà mi danno più splendore ed Io darà a loro più gloria, tanto che nel giorno del giudizio le mostrerà a tutto il mondo per far conoscere a tutto il modo come mi hanno onorato i miei figli ed il modo come Io onoro loro. Altro

GesГ№ parla della croce e si lamenta delle anime devote

Gesù parla della croce e si lamenta delle anime devote. (1) Gesù ha seguitato per altri giorni a manifestarsi allo stesso modo, di non volersi distaccare da me. Pareva che quel poco di sofferenze che aveva versato in me lo attiravano tanto, che non sapeva stare senza di me. Questa mattina ha versato un altro poco d’amarezza dalla sua bocca nella mia e dopo mi ha detto: (2) “La croce dispone l’anima alla pazienza. La croce apre il Cielo ed unisce insieme Cielo e terra, cioÈ, Dio e l’anima. Altro

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